mercoledì 12 dicembre 2007

Il divenire e l'essere..

Il sannysa (colui che rinuncia), l'uomo della fratellanza e l'utopista vivono tutti per il domani, per il futuro. Non sono ambiziosi nel senso mondano, non voglio grandi onori, ricchezza o riconoscimenti; ma sono ambiziosi in un modo molto più sottile. L'utopista s'identifica con un gruppo che, egli ritiene, avrà il potere di orientare in altro senso il mondo; l'uomo della fratellanza aspira a essere esaltato e il sannyasy a raggiungere il suo fine. Tutti sono consumati dal loro divenire, dalla loro meta e dalla loro espansione. Essi non vedono che questo desiderio nega la pace, la fratellanza e la felicità suprema.
L'ambizione, sotto ogni specie - per la comunità, per la salvezza individuale, o per il compimento spirituale - non è che azione posposta. Il desiderio è sempre del futuro; il desiderio di divenire non è che inazione nel presente.
L'oggi ha un significato più grande del domani. nell'oggi è contenuto tutto il tempo e comprendere l'oggi vuol dire essere liberi dal tempo. Il divenire è la continuazione del tempo, del dolore. Il divenire non contiene l'essere. L'essere è sempre nel presente ed essere è la più alta forma di trasformazione. Il divenire non è che continuità modificata e c'è radicale trasformazione soltanto nel presente, nell'essere.

Krishnamurti..


http://it.youtube.com/watch?v=vQVeaIHWWck

3 commenti:

Rita ha detto...

"essere è la più alta forma di trasformazione"

Si è accesa una luce.........questa è una frase frana...porta dentro di se con irruenza una valanga di altre cose...reazione a catena

( sto smacchiando di brutto...)

Marusca Leali ha detto...

E' proprio vero, reazione a catena, non ti fa placare il pensieroità, ma ben oltre ti fa andare, sospirare, invocare verità, realtà assolute che vorresti raccogliere in mani giunte..

Mary..

Spic ha detto...

.. vivendo.. camminando sulla strada.. riesco a capire me stessa.. a migliorare.. a cambiare punto di vista. Adoro mettermi alla prova. Mai come ora.

Io come Pollock