mercoledì 25 maggio 2011

Pianeta Speranza



Il Sole scalda.. l' energia mi travogle con la sua velocita'.
Chi l' avrebbe pensato che dopo tanto attendere il giorno sarebbe arrivato cosi' in sordina ed in un mondo surreale. Si perche' a volte mi capita di non sentirmi qui.. sulla Terra dove ora scrivo.. ma oltre.. in una realta' parallela che la maggior parte delle volte serve a farmi capire.. a portarmi aldila' del mio pensiero razionale.
Come dicevo il caldo soffoca.. ed i piedi pulsano liberi nelle mie Havaianas original Brasil!! Avanzo con te accanto e mi sento sostenuta anche se stiamo entrando laddove la serenita' si cerca di trovarla ad ogni costo insieme ad una ragione di piu' per sopravvivere. Convinte di essere solo di passaggio in questo ospedale cosi' bizzarro.. che sembra una piccola citta'.. omertosa quasi, tanto il silenzio e la riservatezza che si percepiscono. Abbiamo la consapevolezza che la gente qui e' tanta.. gli edifici sono dislocati in modo perfetto per lasciare libero il respiro dell' Anima.
Ma io mi sento soffocare gia' dopo poco e vedo anche il tuo petto ansimare a fatica.
Ci sentiamo forti una vicino all' altra e andiamo avanti.. buttiamo giu' il muro della paura e arriviamo sul pianeta smarrimento e dolore. Camuffato da sprazzi di gioia di vivere.. si l' interno di un ospedale e' un misto dolciastro di felicita' e disperazione, di sogni che si fanno materia e di altri che si disfanno in orrore.
Siamo state come incatenate, come inglobate. Il campanello alla porta, disinfettarsi le mani.. e poi dentro sotto sguardi truci e curiosi di medici ed infermieri sempre presenti, dietro a vetri spessi con voci metalliche. Ci guardano e una volta detto per chi eravamo qui ci liberano il passaggio con un cenno del capo, senza uno sguardo di alcuna complicita'. La loro corazza la vedo e la sento. Solo piu' tardi la capiro' a fondo.
L' amico speciale e' li, lo sapevamo che per lui sarebbero stati solo sorrisi e gioia di vedersi. Che per lui alla fine annulliamo il nostro desiderio, perche' la grazia del suo bene e' superiore.. e' un attimo.
Poi basta.. poi in balia.. poi li come marionette mosse dal fato. Non piu' in grado di comandare.. ma solo di vivere il momento.
Un momento maledettamente vero, doloroso. Un momento che non era nostro per niente. Un momento che ci ha costrette in panni duri e difficili.
Un momento che mi ha resa grata piu' che mai.. un momento solo che e' stato di vitale importanza per riprendere il cammino dal lato giusto della strada.
Per vedere l' amore e sentire il bene nel cuore di tutti. Anche in quei mostri che pero' solo cosi' appaiono.

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Io come Pollock