lunedì 4 maggio 2009

Lei veniva dall'altra parte della strada.
indossava una felpa maschile di colore blu,era grande,almeno due taglie più della sua.
...forse mio fratello aveva deciso di non metterla più, forse era la semplice dimenticanza di un cliente dell'albergo.
Una sigaretta bianca e sottile le pendeva dalle labbra esageratemente contratte.
Pedalava lenta su una bicicletta che prima di lei hanno avuto tutti.
questo era ieri.
Oggi rifletto:
è sempre la stessa storia.
Preferisce prendere quello che gli altri non vogliono più, paladina dello scarto, dell'avanzo.
Chissà se è mai stata in grado di scegliere qualcosa per se, forse è sempre stata così,in balia degli altri, di altro.
E penso:
Solo una cosa mi è parsa nuova, i suoi capelli.
Buffo, abbiamo lo stesso taglio.
Gli occhi persi in chissà quali pensieri ritraggono un incosciente amarezza.
In una manciata di secondi ho attraversato tutto l'inconcluso di una vita.
della sua, della mia.
Non posso smettere e ripenso:
Il cuore batte, il respiro che si blocca, un remoto e primitivo istinto si scatena veloce,istantaneo.
Ho davvero creduto di poterla chiamare,di potermi permettere di pronunciare il suo nome.
E' stato un attimo
una felpa blu
una sigaretta
Ora lo so:
un passo in avanti e non c'era più.

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Io come Pollock